Da oltre 30 anni nessuna Amministrazione ha provveduto a rendere decente l’illuminazione del lungofiume.
Prima di parlare della situazione di Via Lungo Calore e di Via Grimoaldo Re, Ekoclub International Benevento, comunica che i lavori ai giardini di Via D’Annunzio, a causa delle avverse condizioni climatiche, riprenderanno e termineranno la prossima settimana.
Da circa trenta anni, e forse più, i lampioni che dovrebbero illuminare ed abbellire gli argini del fiume Calore, al Rione Ferrovia di Benevento, non sono manutenuti e soprattutto sono tutti rotti.
Benevento, con i suoi monumenti, ed in particolare con la Chiesa di Santa Sofia, si sta proponendo all’UNESCO in maniera interessante ma, la città non presenta certo l’aspetto di un capoluogo votato al turismo. Il ponte Vanvitelliano, che collega il centro cittadino al Rione Ferrovia, è imbrattato da scritte deturpanti e, come al solito, nessuno prende l’iniziativa di ripulirlo, SEMPLICEMENTE, ripulirlo.
Per quanto concerne i lampioni che, direbbe Carducci, in “duplice filar” si parano incontro ai passanti che frequentano sia Via Lungo Calore sia Via Grimoaldo Re, la scena che si presenta è desolante; tutte le plafoniere rotte e, soprattutto non c’è luce. Quanto sacrificio da parte dell’Amministrazione si dovrebbe avere per ripristinare il tutto? Poco, molto poco, sia come impegno economico sia come impegno lavorativo, in una settimana i viali, splendidi, che costeggiano il fiume Calore potrebbero tornare al vecchio splendore e, con un po’ d’impegno creativo, quelle zone potrebbero e dovrebbero diventare un punto di aggregazione. Un simpatico proverbio, riferito ad una città pugliese, recita così: “Se Parigi avesse il mare, sarebbe una piccola Bari”! Perché non poter dire che se Benevento avesse l’illuminazione nei tratti del lungofiume Calore, potrebbe essere paragonata alle rive della Senna? Se le grandi opere non sono realizzate e, qualche volta nemmeno pensate, sarebbe opportuno dedicarsi, almeno, alla ordinaria e necessaria manutenzione.
D’altronde i luoghi scarsamente illuminati contribuiscono alla prolificazione di atti vandalici e, con i tempi che corrono e date le frequentazioni “sui generis” di quei luoghi, il ripristino dell’illuminazione, oltre ad una necessità estetica, assurge ad una esigenza di sicurezza.
Il Presidente Provinciale di Ekoclub International
Luigi La Monaca
Prima di parlare della situazione di Via Lungo Calore e di Via Grimoaldo Re, Ekoclub International Benevento, comunica che i lavori ai giardini di Via D’Annunzio, a causa delle avverse condizioni climatiche, riprenderanno e termineranno la prossima settimana.
Da circa trenta anni, e forse più, i lampioni che dovrebbero illuminare ed abbellire gli argini del fiume Calore, al Rione Ferrovia di Benevento, non sono manutenuti e soprattutto sono tutti rotti.
Benevento, con i suoi monumenti, ed in particolare con la Chiesa di Santa Sofia, si sta proponendo all’UNESCO in maniera interessante ma, la città non presenta certo l’aspetto di un capoluogo votato al turismo. Il ponte Vanvitelliano, che collega il centro cittadino al Rione Ferrovia, è imbrattato da scritte deturpanti e, come al solito, nessuno prende l’iniziativa di ripulirlo, SEMPLICEMENTE, ripulirlo.
Per quanto concerne i lampioni che, direbbe Carducci, in “duplice filar” si parano incontro ai passanti che frequentano sia Via Lungo Calore sia Via Grimoaldo Re, la scena che si presenta è desolante; tutte le plafoniere rotte e, soprattutto non c’è luce. Quanto sacrificio da parte dell’Amministrazione si dovrebbe avere per ripristinare il tutto? Poco, molto poco, sia come impegno economico sia come impegno lavorativo, in una settimana i viali, splendidi, che costeggiano il fiume Calore potrebbero tornare al vecchio splendore e, con un po’ d’impegno creativo, quelle zone potrebbero e dovrebbero diventare un punto di aggregazione. Un simpatico proverbio, riferito ad una città pugliese, recita così: “Se Parigi avesse il mare, sarebbe una piccola Bari”! Perché non poter dire che se Benevento avesse l’illuminazione nei tratti del lungofiume Calore, potrebbe essere paragonata alle rive della Senna? Se le grandi opere non sono realizzate e, qualche volta nemmeno pensate, sarebbe opportuno dedicarsi, almeno, alla ordinaria e necessaria manutenzione.
D’altronde i luoghi scarsamente illuminati contribuiscono alla prolificazione di atti vandalici e, con i tempi che corrono e date le frequentazioni “sui generis” di quei luoghi, il ripristino dell’illuminazione, oltre ad una necessità estetica, assurge ad una esigenza di sicurezza.
Il Presidente Provinciale di Ekoclub International
Luigi La Monaca
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